domenica, gennaio 28, 2007

Buon Compleanno Marianna !!!


Lunedì 29 gennaio una delle nostre future protagoniste dei nostri corti l'attrice Marianna De Rossi compie 22 anni tanti auguri !!! Se avete tempo entrate nel suo blog :
http://mariannaderossi.blogspot.com

sabato, gennaio 27, 2007

il 9 febbraio Arlecchino...e madre fame

Il 9 febbraio 2007 alle ore 21:00 al teatro Rivellino di Tuscania (VT) va in scena Arlecchino...e madre fame spettacolo diretto da Mario Gallo con la compagnia Teatro Ricerche per maggiori informazioni www.teatroricerche.com

note di regia:

“Arlecchino… e madre fame” è una linea costante nella vita di tutti i giorni: la fame.
La fame di cibo e di cultura che alimenta malessere, violenza, squallore, nell’animo umano. Arlecchino uomo di sensibile intelletto attraversa il vuoto dei luoghi e delle persone, si oppone all’inganno della vita che lo costringe a uniformarsi agli altri... . Ma in fondo Arlecchino tiene e lascia, come fa la vita, e cerca un modo per sopravvivere ancora alla fame, senza perdere il baricentro di ogni cosa… l’equilibrio!

mercoledì, gennaio 24, 2007

Grazie a Vincenza...

Vi riportiamo la recensione che ha scritto Vincenza Fava sul Messaggero al nostro cortometraggio Guardare Oltre :

È uscito in questi giorni il nuovo cortometraggio di Davide Boninsegna della Real Dreams Productions dal titolo “Guardare oltre”. Questa volta Boninsegna è riuscito a trattare in modo estremamente drammatico un tema scottante e molto attuale come quello del suicidio adolescenziale: ogni anno negli Stati Uniti circa 2 milioni di adolescenti tentano il suicidio e circa 700.000 ricorrono alle cure a seguito del loro gesto. Secondo il Centro di Osservazione del Comportamento dei Giovani, nel 2001 risulta che il 2,6 % degli studenti ha tentato il suicidio ed è dovuto ricorrere alle cure. Per quanto riguarda il suicidio si stima che ogni anno negli Stati Uniti circa 2.000 giovani di età compresa tra i 10 e i 19 anni si tolgano la vita. Nel 2000 il suicidio è stata la 3° fra le maggiori cause di decesso fra i giovani di età fra i 15 e 24 anni preceduta da traumi non intenzionali e omicidi. Il cortometraggio di Boninsegna affronta quindi in modo estremamente sensibile una problematica giovanile non indifferente inserita in questo caso in un ambiente provinciale: una ragazza di circa sedici anni, interpretata in modo eccellente da Maria Letizia Campanari, avverte e soffre per l’insondabile incomprensione dei propri genitori. Viene ritratta una famiglia apparentemente “normale” in un frammento di vita quotidiana: un padre preso dalla lettura del quotidiano, una madre intenta a preparare la cena e una figlia in preda al dolore esistenziale. Si snodano così dialoghi brevi, frasi spezzate ad indicare l’incapacità dei personaggi di stabilire un punto di effettiva e reale comunicazione emozionale-affettiva. L’adolescente, come afferma Winnicott, è un soggetto impegnato a fare due tipi di esperienza: vivere ed esistere in un periodo di molteplici cambiamenti, somatici e psichici. Il nuovo, però, può essere causa di turbamenti con il rischio di una chiusura in se stessi per l’incapacità di far fronte alle nuove e pressanti richieste dell’ambiente. Il problema è anche temporale, una nuova concezione del tempo si fa largo: il passato diventa inattuale, il futuro è appena abbozzato. Di qui il titolo del corto che riassume perfettamente la sospensione temporale e la conseguente impossibilità di guardare oltre, di vedere il futuro perché se l’adolescente non riesce a vedere la possibilità di un domani migliore finisce per credere che la morte sia l’unica soluzione ai propri problemi ossia si fa strada l’idea del suicidio. L’atto suicida presuppone infatti, come sue condizioni di possibilità, l’affermazione di una libertà assoluta, rappresentata simbolicamente nel film dalla finestra aperta e la negazione o il rifiuto della vita come di un compito assegnato inderogabilmente dai propri genitori. Nel suicidio si avverte infatti il senso di ribellione ad una forma di autoritarismo genitoriale e più genericamente parlando ad un’imposizione gerarchica non solo familiare ma anche religiosa dogmatica. Si frantuma il senso, si perde il concetto dell’ordine e dell’ortodossia, si mette in discussione una filosofia di vita e del sistema sociale che in questo caso è il nucleo base di ogni società occidentale ossia la famiglia. Il corto è stato girato in bianco e nero quasi ad indicare la dicotomia esistenziale del personaggio diviso tra la volontà di vita e la volontà di morte. Il bipolarismo, la concezione binaria del pensiero occidentale non ammette soluzioni intermedie, o la vita o la morte. Ed è proprio quest’ultima a prevalere; la morte come libertà del volo, per raggiungere l’oltre. Morte come rifiuto della realtà e del suo Creatore, cui corrisponde l’esaltazione della volontà umana e, con essa, anche della "libera morte, che viene a me, perché io voglio", secondo un’espressione di Friedrich Wilhelm Nietzsche in Così parlò Zarathustra.

Vincenza Fava

domenica, gennaio 21, 2007

Le Rose del Deserto

Cast
Giorgio Pasotti, Alessandro Haber, Michele Placido
Regia
Mario Monicelli
Sceneggiatura
Domenico Saverni, Alessandro Bencivenni, Mario Monicelli
Data di uscita
Venerdì 1 Dicembre 2006
Generi
Storico, Guerra
Distribuito da
MIKADO
SINOSSI :
Una sezione sanitaria dell'esercito italiano si accampa nell'estate del 1940 a Sorman, una sperduta oasi nel deserto della Libia. La guerra lì appare assai lontana e il maggiore comandante passa il tempo a scrivere appassionate lettere d'amore alla sua giovane moglie. Nel campo c'è un'aria rilassata finché un frate italiano che vive sul posto non coinvolge i militari nel soccorso della popolazione locale che ha molto bisogno di cure mediche. Si sparge ben presto la voce della loro capacità e disponibilità per cui la spedizione militare sembra trasformarsi in una missione umanitaria. La situazione della guerra nell'Africa settentrionale però a un certo punto cambia bruscamente. La corsa vittoriosa verso l'Egitto delle truppe comandate dal generale Graziani viene arrestata dagli inglesi e si trasforma in una fuga precipitosa. Il campo di Sorman viene invaso prima dai soldati in fuga poi dai feriti. Quando le sorti degli italiani stanno per precipitare arrivano in soccorso i tedeschi, ma poi tutto precipita di nuovo e...

domenica, gennaio 14, 2007

Incontro con Monicelli

Sabato 20 gennaio al cinema Metropolitan di Viterbo (VT) incontro con il maestro Mario Monicelli i biglietti si comprano a 4 euro direttamente al cinema Metropolitan dal 15 al 19 gennaio

Tutti al teatro !!!!

Il 9 febbraio 2007 alle ore 21:00 tutti al teatro Rivellino di Tuscania (VT) sarà in scena Arlecchino...e madre fame della compagnia teatrale Teatro Ricerche per informazioni e prevendita : info@teatroricerche.com

domenica, gennaio 07, 2007

"Guardare Oltre"

Finite venerdì 5 gennaio le riprese di Guardare oltre ultimo nostro cortometraggio su nostra sceneggiatura in attesa del montaggio definitivo qui di seguito qualche foto di scena, ringraziamo di cuore la famiglia Campanari per la pazienza, l'impegno e la disponibilità dimostrataci
GRAZIE !!!