sabato, settembre 20, 2008

Muoio ogni attimo ...io

Mercoledì 24 Settembre alle ore 21,00

al Salotto degli artisti
presso il locale Antica Roma
(al centro storico della capitale)

la compagnia teatrale "Anime di carta in un giardino di cristallo"
presenta

Muoio ogni attimo ...io

regia di Emanuela Petroni

per prenotare il posto a sedere è necessario mandare un'e-mail di prenotazione a prenotoanticaroma@libero.it

Attori : Stefania Visconti, Cristina Cubeddu, Silvia Bruni, Marco D’Aleo, Antonello Coggiatti, Alex Paniccia, Livio Spataro, Ilaria Esposito, Gianluca Valente, Vincenza Fava, Paola Tripodo, Piergiuseppe Francione.

Fotografo di scena : Alessandro Grande

Note di regia
" Cos'è la vita ? Un dramma di passione.
La nostra gioia ? La musica fra gli atti.
I lombi della madre sono il retroscena dove indossiamo i costumi per la breve commedia della vita .
La terra è il palco , e il ciel lo spettatore che annota chi sbaglia la battuta .
Le nostre tombe , che ci nascondono al sol che tutto vede sono il sipario che cala quando
il dramma è finito " ( William Shakespeare)

Si tratta di un’esperienza di teatro dell’assurdo, se vogliamo teatro grottesco, in cui risulta scardinata ogni convenzione scenica, e messa in discussione la comunicazione stessa, consistente in dialogo ed azione: le parole risultano infatti una vuota astrazione, convenzioni che ciascuno intende a modo suo, e le azioni non rendono in quanto ciascuno di noi non è interamente reale nell’atto che compie sulla scena teatrale.
Lo spettatore si troverà dunque dinanzi ad una performance sperimentale … una messa in scena surreale, in cui la regista si riserva inizialmente solo il compito di osservatore, di testimone attento e consapevole della crisi in cui si dibatte la sua epoca, che, captando acutamente la"spersonalizzazione"e l'alienazione dell'uomo, vede l’unica possibilità di cambiamento e di riscatto nell’arte.
Constatando e prendendo atto del contrasto realtà-apparenza, la regista, attraverso un miuzioso lavoro, passa alla ricerca delle cause di tale contrasto scavando nella psiche degli attori e dei personaggi, sottolineando, in maniera pirandelliana, l'assurdità della pretesa dell'individuo di fissarsi in una "forma prestabilita"; giocando con i "personaggi" e mostrandoli semplicemente come maschere rigide, bloccate nel ruolo che rappresentano.
…e la vita? La vita scorre intorno a quelle maschere, le sfiora, ma non le plasma …la vita scorre in continua trasformazione, impermanente!
La presunzione del teatro tradizionale di rappresentare la vita viene scardinata da un procedimento a rovescio. E’ il teatro ad entrare nella vita, per gioco, per divertimento, per dimostrare quell’impossibilità…
…impossibilità di cosa?